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QUARANTANOVESIMA PUNTATA

…il punto sui campionati meno conosciuti ovvero basta che ci siano 22 uomini che calciano una palla…a cura di Daniele Mercati
Il Resto del mondo - 02/12/2010

Se nel mondo dilettanti molti campionati si sono fermati causa neve, i professionisti sono andati avanti senza intoppi, queste le nostre riflessioni su quello che è accaduto nelle ultime settimane…






RUSSIA
Nel weekend è calato il sipario sul campionato russo con la vittoria del titolo da parte dello Zenit San Pietroburgo già raccontata nella puntata n. 47. Rimaneva però ancora qualche nodo da sciogliere per quanto riguarda gli accessi alle coppe europee negli ultimi due turni e ora vi possiamo dare il quadro completo. Raggiunto un ottimo coefficiente UEFA il campionato russo assicura un posto nei gironi di Champions League non solo al team vincitore del torneo ma anche alla seconda arrivata; il CSKA Mosca ha centrato questo obiettivo già alla penultima giornata vincendo il derby cittadino contro lo Spartak Mosca e sfruttando il contemporaneo pari del Rubin Kazan contro i campioni in carica. Per il CSKA Mosca un ottimo risultato che conferma il buon andamento delle ultime stagioni anche se lascia un po’ l’amaro in bocca per il brutto inizio di stagione che avrebbe potuto far lottare per altri obiettivi il club, pensate che nelle ultime 12 partite ha ottenuto 7 vittorie e 5 pareggi. Il Rubin Kazan si deve accontentare della terza piazza e dei preliminari di Champions League, certo dopo due titoli consecutivi i tatari volevano continuare a sognare ma contro questo Zenit San Pietroburgo c’era ben poco da fare e comunque giocarsi l’accesso alla massima competizione continentale non è male. Scendendo in classifica troviamo le due qualificate all’Europa League, entrambe della capitale: lo Spartak Mosca che aveva già quasi ottenuto il pass a due giornate dal termine e la Lokomotiv Mosca che ha battuto sul filo di lana la rivelazione Spartak Nalchik crollata nel finale. In questo modo tutti i tasselli sono andati al loro posto con la squadra più delusa del campionato che è sicuramente la Dinamo Mosca, un settimo posto deludente che la lascia fuori da tutto con la carta della Coppa Nazionale, dove ha raggiunto i quarti di finale, da potersi giocare dalla prossima primavera. Chiudiamo salutando il Sibir Novosibirsk che si era affacciato all’Europa League quest’estate in virtù della qualificazione ottenuta come finalista della Coppa Nazionale, l’avventura nella massima divisione è durata solo un anno, l’ultimo posto in classifica ne ha sancito la retrocessione.

NORVEGIA
Nella puntata n. 44 avevamo celebrato la vittoria del campionato del Rosenborg, ora torniamo in Norvegia per restituire tutti gli altri verdetti. Prima di fare questo però diamo un ulteriore dato sulla squadra campione che non fa altro che rimarcare lo strapotere dei bianconeri in patria: il Rosenborg ha chiuso il torneo imbattuto con 19 vittorie e 11 pareggi così da far salire la striscia senza sconfitte a 33 partite, se aggiungiamo le ultime 3 dell’anno scorso, vedremo nel 2011 se il filotto si allungherà. Anche il secondo posto era già assegnato da tempo, il Valerenga dopo diversi campionati deludenti è riuscito a raggiungere di nuovo un piazzamento utile per l’Europa: giocherà così i preliminari dell’Europa League nella prossima estate. Gli ultimi due posti disponibili per l’Europa League erano messi in palio dal terzo posto in campionato e dalla vittoria nella Coppa Nazionale. Sul gradino più basso del podio si è confermato il Tromso che è riuscito a respingere gli attacchi delle avversarie negli ultimi turni e tornerà in Europa dopo 2 anni. La finale di Coppa Nazionale invece aveva un sapore tutto particolare, come anticipato sempre nell’analisi precedente, metteva di fronte una formazione di Prima Divisione contro una di Seconda Divisione, più precisamente Stromsgodset contro Follo. Era proprio sul Follo che erano puntati gli occhi di tutta la nazione, questa piccola realtà aveva la possibilità di entrare nella storia ma proprio sul traguardo si è fermata. Il risultato finale ha visto prevalere lo Stromsgodset per 2-0 vincendo così la sua quinta Coppa di Norvegia e ritornando in Europa dopo oltre 10 anni. Per il Follo rimarrà sempre il ricordo di un annata incredibile dove alla cavalcata in Coppa ha fatto da contraltare un campionato di Seconda Divisione deludente con la salvezza conquistata all’ultima giornata. Diamo così appuntamento all’anno venturo a questo torneo dove ritroveremo nella massima serie la seconda squadra più titolata del paese: il Fredrikstad (9 scudetti vinti) dopo la retrocessione dell’anno passato ha conquistato la promozione ai playoff.

ARGENTINA
Prosegue senza soste il testa a testa nel campionato di Apertura 2010 in Argentina. Ne abbiamo parlato qualche settimana fa (vedere la puntata n. 46) della sfida tra Estudiantes e Velez Sarsfield e ora ne diamo gli aggiornamenti. Le due squadre 3 giornate fa erano divise da 3 punti e nel turno immediatamente successivo alla nostra analisi il Velez Sarsfield battendo di misura il Lanus ha operato l’aggancio approfittando a pieno della sconfitta dei rivali sul campo del Tigre. Questo per quanto riguarda la 14’ giornata, ma nella 15’ i ruoli si invertono e l’Estudiantes rimane in vetta da solo grazie all’immenso favore operato dai cugini del Gimnasia che bloccano il Velez Sarsfield sullo 0-0. Nell’ultimo weekend per entrambe le contendenti sono arrivati i 3 punti e in questo modo le distanze sono rimaste invariate, ora diamo un’occhiata alle 3 partite che ci separano dall’assegnazione del titolo per cercare di fare un pronostico. La prima considerazione da fare è che oltre ai 2 punti di vantaggio l’Estudiantes giocherà 2 delle 3 rimanenti gare davanti al pubblico amico mentre per i rivali sarà il contrario, detto questo il team di La Plata avrà lo scoglio più grosso nella penultima giornata quando dovrà andare a far visita al River Plate, che non è certamente la squadra temibile di qualche anno fa, ma di certo non regalerà nulla. Per il Velez Sarsfield invece le due trasferte contro il Godoy Cruz e il Racing di Avellaneda saranno molto impegnative. Dati alla mano l’Estudiantes a nostro avviso ha il 60% di possibilità di portare a casa il titolo, anche se da queste parti non è mai detta l’ultima parola. Infine due parole sull’esito del Superclasico andato in scena due settimane fa, il River Plate padrone di casa se l’è aggiudicato grazie ad una rete dell’ex Maidana; ora la distanza tra i due club in classifica è di 5 punti a favore dei “Millonarios”, se è vero che precedere gli acerrimi nemici in classifica vale già mezzo titolo per il River Plate ormai la missione può considerarsi compiuta.

CROAZIA
L’ipotesi di vedere cambiare le gerarchie all’interno del campionato croato e il sogno per alcuni di vedere ridimensionata la squadra che da anni domina in patria sono svaniti ben presto. Per la Dinamo Zagabria c’è stata una partenza un po’ a singhiozzo ma poi, complice anche il cambio di allenatore, ha invertito decisamente la rotta riconquistando la vetta della classifica e cominciando ad incamerare punti sulla seconda che ora, dopo 17 giornate giocate sulle 30 totali, sono già 7. Sono ben 10 le vittorie consecutive in campionato e da oltre 600 minuti il portiere Ivan Kelava è imbattuto (se includiamo anche le ultime due partite di Europa League l’imbattibilità sale a 800 minuti), tutto ciò sta a significare che il torneo ha già una seria pretendente ed il nome è sempre il solito. Grazie ad un buon inizio l’Hajduk Spalato per qualche tempo ha sperato all’inizio di una nuova era ma in seguito i suoi limiti sono venuti fuori e i risultati hanno cominciato a non arrivare più. Di buono per i dalmati c’è il consolidamento del secondo posto visto che la terza piazza è stata allontanata di ben 7 punti a loro volta, già mantenere questa posizione non sarebbe poi malaccio considerato che sta giocando anche in Europa League. Il terzo posto che dà accesso anch’esso alla prossima Europa League è ampiamente in palio anche se ora è occupato dal Cibalia che già l’anno scorso riuscì a terminare il campionato in questa posizione. Attenzione alla parte bassa della graduatoria, infatti quest’estate la Federcalcio croata ha decretato la diminuzione da 16 a 12 a partire dall’anno prossimo delle squadre partecipanti alla massima serie, ciò significa che quest’anno saranno ben 5 le retrocessioni e solo una la promozione dalla Seconda Divisione. La prossima giornata sarà l’ultima prima della sosta invernale, ritroveremo il campionato croato a fine Febbraio 2011.

ROMANIA
Nell’analisi precedente (vedere la puntata n. 40) si sosteneva che quest’anno avrebbe dovuto essere quello del ritorno dello scudetto nella capitale Bucarest in mano ad una delle 3 formazioni che per anni hanno dominato questo torneo, invece così non sembra essere. Avevamo lasciato al primo posto l’Otelul Galati, nome nuovo nella galassia delle squadre che lottano per il vertice, che però doveva incontrare consecutivamente proprio due formazioni della capitale, Steaua Bucarest e Dinamo Bucarest. Da questi due incontri si pensava potesse uscire con ben pochi punti ed invece i punti portati a casa sono stati ben 6, non solo, in seguito altre vittorie hanno fatto arrivare il margine sulla seconda a 4 punti, poi la sconfitta in casa del Timisoara (la formazione che insegue al secondo posto) ha ridotto il gap a 1 ed infine altre due lunghezze guadagnate nell’ultimo weekend hanno fissato il distacco attuale a 3 punti. L’Otelul Galati è una formazione strana con una differenza reti non da primatista essendo la quarta del torneo, grazie a 22 reti fatte (sesto attacco del torneo) e 14 subite (seconda difesa fra tutte) anche se per ora i risultati sono arrivati e gli ultimi due turni prima della sosta invernale gli mettono di fronte due squadre di bassa classifica che gli consentiranno di ripresentarsi a Febbraio ancora in prima posizione. L’unica compagine ancora imbattuta del torneo è il Timisoara che ha promosso sulla panchina il suo ex giocatore Cosmin Contra (vedere la rubrica “TOH, CHI SI RIVEDE” della puntata n. 15); non fosse per i tanti pareggi a cui è stato costretto (4 nelle ultime 6 uscite) il Timisoara ora guiderebbe la classifica e se riuscirà a correggere questo difetto potrebbe essere la sorpresa dell’anno. La sorpresa in negativo in assoluto finora è invece sicuramente l’Unirea Urziceni campione di Romania 2 anni fa, secondo classificato l’anno scorso e ora relegato al penultimo posto costretto a lottare per non retrocedere. Come si diceva ancora due partite e poi tutti in vacanza fino al 2011, anche nell’anno nuovo la domanda sarà sempre la stessa: “a quando il riscatto dei team della capitale?”.

Rubrica nella Rubrica I RE DEL GOL
Chiudiamo in bellezza il giro dei bomber dei campionati europei con il capocannoniere della scorsa Premier League, Didier Drogba. Giù il cappello signori ad uno dei più forti giocatori al mondo in attività che per la seconda volta riesce a salire sul trono più alto della classifica marcatori di uno dei campionati più difficili, se non il più difficile, di tutto il mondo. La prima volta fu nell’annata 2006/2007 quando in 36 presenze mise a segno 20 reti staccando tutti i rivali ma non riuscendo a portare il Chelsea alla vittoria dello scudetto; nello scorso torneo invece si è dovuto superare per battere campioni del calibro di Wayne Rooney, alla fine sono stati 29 i centri e stavolta sì che sono valsi il titolo ai “blues”. Didier Drogba non ha davvero bisogno di presentazioni, nato in Costa d’Avorio ha cominciato la sua carriera in Francia per poi consacrarsi definitivamente a Londra con la maglia del Chelsea per cui gioca dal 2004/2005. Più volte al centro di voci di mercato, è stato accostato spesso anche all’Inter dove Massimo Moratti lo avrebbe portato volentieri, ora però ha giurato amore eterno al club di Abramovich con cui sogna di vincere finalmente quella Champions League che per diverse ragioni è sempre sfuggita. E’ fin troppo facile definirlo uno dei più forti giocatori africani mai esistiti, con la sua nazionale era stato indicato da molti come la possibile rivelazione nei primi Mondiali giocati nel continente nero, ma complice uno sfortunatissimo infortunio al gomito in una delle amichevoli che hanno preceduto la rassegna iridata si è presentato a mezzo servizio all’appuntamento e non è riuscito a recitare il ruolo che per lui era stato pronosticato. Nella prossima edizione avrà 36 anni, non è detto che non ci sarà, di certo questa era la sua grande occasione. Nella stagione corrente è partito alla grande con una tripletta, poi ha continuato benino ed ora sta risentendo del “momento no” di tutta la sua squadra: non riesce ad andare in rete da 7 giornate, un fatto del tutto eccezionale per lui, ma la stagione è lunga e c’è tutto il tempo per togliersi altre soddisfazioni.



Rubrica nella Rubrica TOH, CHI SI RIVEDE
Indimenticabile è una parola con un significato ben preciso, sta di fatto però che in certi ambiti il suo uso è legato prevalentemente ad un ricordo positivo. In questo caso parliamo di un personaggio che, soprattutto per i tifosi juventini, rimarrà indimenticabile, ma piuttosto in senso negativo. L’uomo in questione è Jean Alain Boumsong, difensore francese che compirà 31 anni il 14 Dicembre prossimo (nella foto in alto), passato alla storia come il primo acquisto della Juventus messo a segno dalla nuova dirigenza del post-calciopoli, vale a dire la “premiata ditta” Secco, Blanc e Cobolli Gigli. Col senno di poi è facile dare giudizi, ma nessuno può negare che sia un bel rischio ingaggiare un giocatore che è appena stato eletto “peggior giocatore” della Premier League; qualcuno potrà obiettare che la Juventus doveva disputare il campionato di Serie B, torneo di ben altro livello di quello inglese, però è anche vero che ogni nuovo acquisto doveva essere fatto guardando al futuro, nell’ottica di un immediata risalita nella massima serie e di un pronto ritorno in Europa. Fatto sta che l’acquisto del nostro protagonista, non ce ne voglia lui in prima persona (anche se difficilmente leggerà queste righe) e non ce ne vogliano i suoi estimatori, si rivelò un fallimento, facendo felice solo il Newcastle che aveva trovato nei bianconeri un insperato acquirente. Tra alti e bassi comunque Boumsong giocò quasi tutto il campionato di Serie B contribuendo anche con due gol alla promozione della Vecchia Signora tanto da essere addirittura confermato in rosa nella stagione successiva. Complice anche un serio infortunio però, il nostro non trovò grande spazio tra le formazioni titolari e così a Gennaio venne ceduto al Lione. Il ritorno in patria (anche se è nato in Camerun) si rivelò la scelta azzeccata per lui diventando titolare nel Lione di fine ciclo, con cui però riesce a raggiungere l’anno scorso le semifinali di Champions League. L’ultima scommessa di “Bum bum” (questo il suo soprannome) si chiama Grecia, nell’estate scorsa ha accettato la proposta del Panathinaikos campione in carica il quale cercherà di confermarsi in patria e di far bene in Europa. Per ora le chiavi della difesa dei verdi sono nelle sue mani e le prestazioni rispecchiano le aspettative, infatti il Panathinaikos lotta per il vertice anche quest’anno. A conti fatti, come per tutti vale la solita regola, occorre capire a quale livello si può far bene senza cercare di misurarsi con realtà esagerate per le proprie capacità.

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