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21/04/2020 - ECCELLENZA E JUNIORES REGIONALE, LA FOLGORE RUBIERA SAN FAO ADERISCE ALL'APPELLO DELLA VIRTUS CASTELFRANCO PER CHIEDERE LA SOSPENSIONE DEFINITIVA DEI CAMPIONATI. FABRIZIO TAGLIAVINI: "INIZIATIVA DOVEROSA"


21/04/2020 - Una lettera indirizzata al Comitato regionale Figc e alla Regione Emilia Romagna, per chiedere lo stop definitivo del campionato di Eccellenza 2019/2020. E' l'iniziativa partita dalla Virtus Castelfranco, con il supporto di Romano Ferretti: i promotori hanno chiesto alle varie società del girone A di aderire all'appello, e la Folgore Rubiera San Fao ha prontamente sottoscritto le motivazioni e i contenuti della proposta.
La lettera è già stata inviata, ed è stata sottoscritta dalla stragrande maggioranza delle società di Eccellenza. Questo il testo:

"Il nostro Paese, con il decreto del Presidente del Consiglio del 1° marzo 2020 prima e successivamente con quelli dell'8, 9 e 11 marzo 2020 e per ultimo del 10 aprile 2020, ha preso cognizione della reale emergenza derivante dalla diffusione del contagio da Covid-19 e della necessità di bloccare tutto.
Ovviamente anche il mondo dello sport e quello del calcio è stato interessato da questi provvedimenti, e si è fermato.
Tutti i Presidenti delle Federazioni sportive del Coni, hanno dimostrato grande coesione ed unità di intenti in un’occasione così delicata per il Paese ed anche per il pianeta sport, che non ha precedenti nella storia.
E proprio il Coni nella riunione del 9 Marzo, nel bloccare ogni attività sportiva, ha confermato che “in ogni azione e circostanza la tutela della salute è la priorità assoluta di tutti”, chiedendo, in ogni caso, “al Governo di inserire anche il comparto sport, sia professionistico sia dilettantistico, nell’annunciato piano di sostegno economico che possa compensare i disagi e le emergenze che lo sport italiano avrebbe dovuto affrontare”.
E il Governo, nei vari decreti che si stanno susseguendo in questo prolungato periodo di emergenza, ha anche effettuato degli interventi in favore del mondo dello sport, ma tutto questo secondo Noi, in questo momento, passa in secondo piano.
Oggi noi vogliamo soffermare la Nostra riflessione sulla immane tragedia che ha colpito il Nostro amato Paese.
Ricordiamo i circa 23mila morti ad oggi, regioni più colpite di altre, continui contagi, continui decessi quotidiani e nostro malgrado persone che non si attengono alle regole. Niente sarà più come prima.
Noi del girone A di Eccellenza emiliana (zona peraltro più attrezzata a livello ospedaliero per la cura e l’accoglimento da ogni parte d’Italia, quindi più a rischio), riteniamo assolutamente opportuno e ragionevole la totale e completa sospensione del campionato in essere 2019/2020.
Innanzitutto per rispetto a tutto il personale ospedaliero (medici, infermieri, operatori sanitari e del 118 e Protezioni Civile) che hanno dato anima e cuore per il proprio lavoro, anche contagiandosi, rischiando la vita e anche purtroppo qualcuno perderla.
Si considerino anche le già avvenute sospensioni degli sport principali, sia dei professionisti che dei dilettanti, decise già da qualche settimana in Italia e non.
In ultimo, ma molto molto importante è la pericolosità dei probabili contagi che potranno ancora avvenire, soprattutto in uno sport come il calcio dove c’è molta fisicità.
Noi piccole realtà non abbiamo la capacità di controllare a livello sanitario i nostri tesserati (atleti, allenatori, collaboratori etc.) e nemmeno di monitorare la situazione tenendola sotto controllo, considerando anche che molti sono lavoratori e padri di famiglia.
Sappiamo che possono esserci asintomatici, persone che possono aver vissuto questa realtà in famiglia e che comunque giustamente possono essere intimoriti e titubanti a riscendere in campo per quanto abbiamo visto e vissuto.
Vogliamo pensare che la cessazione di un campionato soprattutto dilettantistico valga molto più del rischio di poter essere contagiati da questo mostro chiamato Covid-19, malattia che ci ha messi in ginocchio sotto numerosi aspetti.
Purtroppo nessuno ha la sfera magica per sapere cosa accadrà nei prossimi mesi, e sapere il prosieguo di questo maledetto virus.
Inoltre non dimentichiamo l’opportuna ed adeguata sanificazione degli ambienti come spogliatoi ed uffici, indispensabile e fatta con determinati criteri che noi piccole realtà faremmo molta fatica a sostenere.
Alla luce di quanto accaduto al nostro paese in particolare nelle nostre zone, comunichiamo che non siamo più disposti a proseguire questo campionato, chiaramente includendo palesemente anche l’annullamento del campionato Juniores che non è stato citato nel comunicato n° 187/A del settore giovanile.
Confidiamo che la concretezza della gravità di questa catastrofe/pandemia faccia scrupolosamente e responsabilmente portare ad una valutazione da parte della Federazione, cessando i campionati dilettantistici.
Questo porta a tutti noi grande rammarico e tristezza per il lavoro e la passione sino qui svolti, ma sicuramente la consideriamo la soluzione in assoluto più ragionevole, sperando di poter ripartire dignitosamente a settembre.
Comunichiamo per correttezza che la presente sarà inoltrata anche al Presidente della Regione dr. Stefano Bonaccini.
Tanto Vi dovevamo.
Cordiali saluti".

IL PUNTO DI TAGLIAVINI. "Noi abbiamo prontamente manifestato la nostra adesione - spiega Fabrizio Tagliavini, direttore sportivo della Folgore Rubiera San Fao - Si tratta infatti di un'iniziativa doverosa, poichè in questo momento il calcio dilettanti deve necessariamente dare un esempio concreto. Inoltre, e questo è un aspetto che va precisato, la proposta di chiudere anticipatamente la stagione non riguarda la procedura di assegnazione dei verdetti stagionali: le decisioni operative in merito alle classifiche sono e devono restare affidate esclusivamente alla Figc.
Tuttavia io avevo suggerito di inserire alcuni commenti e integrazioni, e il Fiorano ha fatto lo stesso nella persona del presidente Michele Iacaruso: quando abbiamo mandato i nostri pareri, ci è stato risposto che la lettera era già stata spedita così com'è. Ad ogni modo non ho alcuna intenzione di polemizzare, ci mancherebbe altro: in questa fase, la cosa più importante è che l'iniziativa sia partita. Colgo soltanto l'occasione per puntualizzare le aggiunte che a mio parere avrebbero potuto essere inserite:

- Purtroppo, da un lato si capisce la gravità della situazione generale e dall’altro ci si lascia prendere dalla voglia di tornare sui campi di gioco.

- Potremmo inoltre aggiungere che non è serio scaricare sulle società sportive, e sui presidenti in particolare, la responsabilità di quello che purtroppo potrebbe accadere

- Immaginatevi se causa di un allenamento o una partita si originasse un focolaio di infezione: quali conseguenze potremmo avere?

- Andremmo ad impegnare la sanità in un momento in cui è già tanto presa: in più, metteremmo a rischio la salute nostra e di tutte le persone coinvolte.

- Andando ad allargare il giro dei contatti, metteremmo a rischio le nostre famiglie e le aziende in cui lavoriamo (che tra l'altro, in alcuni casi sono le nostre aziende).

- Anche dal punto di vista legale (ma per me è più importante quello morale) società e presidente potrebbero trovarsi tante rogne.

Considerando tutto questo insieme di valide motivazioni, la Folgore Rubiera San Fao dà una piena adesione all'appello: in bocca al lupo a tutti, e speriamo comunque di riuscire a rivederci presto negli impianti di gioco".

Nella foto: Fabrizio Tagliavini, direttore sportivo della Folgore Rubiera San Fao di Eccellenza.
Vai alla pagina ufficiale della Società






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