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15/05/2020 - ECCELLENZA, VALENTINI: "SAREBBE INGIUSTO RETROCEDERE CON COSÌ TANTE PARTITE ANCORA DA GIOCARE. VALE PER LA FOLGORE RUBIERA SAN FAO, MA ANCHE PER TUTTE LE ALTRE SQUADRE NELLA NOSTRA STESSA SITUAZIONE"
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15/05/2020 -
Il lungo tira e molla di pronostici e supposizioni sull'assegnazione dei verdetti stagionali è ormai agli sgoccioli. A questo punto, tutti danno per scontato che l'annata agonistica 2019/2020 non riprenderà più: ora i riflettori calcistici sono quindi puntati sulla riunione del Consiglio Federale Figc, in programma per mercoledì prossimo. Di lì a pochissimo emergeranno le decisioni definitive in merito ai passaggi di categoria, un tema che interessa molto da vicino la Folgore Rubiera San Fao.
Le cifre sono ampiamente note: stando agli attuali numeri del girone A di Eccellenza, emersi dopo 24 turni, i biancorossoblù occupano il penultimo posto in graduatoria. Tale piazzamento porta alla discesa diretta in Promozione, senza nemmeno la possibilità di potersi giocare la salvezza ai play out: tuttavia ci sono 10 giornate non disputate, e ciò potrebbe portare la Figc a bloccare ogni retrocessione.
"In un momento come questo, la priorità generale è ovviamente quella di tornare quanto prima a una condizione di assoluta sicurezza sanitaria - sottolinea Nicola Valentini, socio dirigente della Folgore Rubiera San Fao nonchè viceallenatore della Prima squadra - Di conseguenza, le tematiche relative al calcio passano in secondo piano: comunque vada a finire, le scelte assunte dalla Federazione andranno prese con la massima serenità e pacatezza. Detto questo, ognuno di noi ha le proprie idee come è giusto che sia: per come la vedo io, sarebbe ingiusto condannare alla retrocessione un gran numero di squadre che non hanno potuto lottare in campo per salvarsi".
Tra queste c'è anche la Folgore Rubiera San Fao...
"Quando è sopraggiunta la sosta forzata, noi eravamo in una fase di netta ed evidente ripresa. Con 10 gare ancora da disputare, tutti gli scenari sarebbero stati possibili: peraltro, osservando il lavoro che stavamo portando avanti, credo proprio che la salvezza diretta sarebbe stata decisamente raggiungibile. Ad ogni modo, le mie parole non vanno prese in senso egoistico: parecchie altre squadre sono infatti nella nostra stessa situazione, in tutti i campionati dilettantistici. Ciò di cui parlo è un criterio di carattere generale: visto che il numero di gare mancanti si presenta davvero elevato, ritengo sbagliato assegnare delle retrocessioni che avrebbero un sapore eccessivamente punitivo".
Se si arrivasse a un blocco totale dei passaggi di categoria, le prime in classifica avrebbero di che lamentarsi: non credi?
"Non sto suggerendo un blocco totale: annullare le retrocessioni è giusto, ma è altrettanto corretto assegnare un premio ha chi ha primeggiato nelle sfide giocate fino a febbraio. Nel caso del nostro girone di Eccellenza, penso quindi che la Bagnolese dovrebbe ottenere il pass per la categoria superiore: per quanto riguarda invece tutte le altre squadre, credo che la cosa migliore sia restare nell'attuale livello e iniziare a prepararsi fin da ora per la stagione 2020/2021".
Tu prevedi che la prossima stagione inizierà regolarmente a settembre?
"Al momento, si tratta di una previsione pressochè impossibile da effettuare. Tutto dipenderà ovviamente dall'andamento della pandemia: allo stesso modo, bisognerà vedere se nei prossimi mesi verrà trovato un vaccino contro il Coronavirus o quantomeno una valida cura. Quindi, il ventaglio di variabili è troppo vasto per capire quando la stagione 2020/2021 potrà scattare: peraltro in questi giorni si sta anche parlando di una riforma dei campionati, che potrebbe ulteriormente rivoluzionare gli assetti legati a regole e calendari. Ad ogni modo, se dovessimo iniziare a ottobre o a novembre, non sarebbe certo un dramma: si potrebbe recuperare il tempo perduto con qualche turno infrasettimanale, o ancora meglio strutturando gironi di dimensioni più piccole rispetto a quelli attuali".
Nell'attesa di saperne di più, come reputi il cammino agonistico che la Folgore Rubiera San Fao ha portato avanti nell'Eccellenza di quest'anno?
"Non dobbiamo dimenticare che a dicembre c'è stata una sorta di "tsunami" all'interno dell'organico: comunque sia le scelte della società si sono rivelate appropriate, e questo ci ha permesso di metabolizzare al meglio i tanti cambiamenti rimettendoci così in piena corsa per la salvezza. Con il mercato invernale abbiamo perso molti elementi di valore, ma i nuovi arrivati non hanno fatto rimpiangere i partenti. Inoltre i giovani hanno trovato una meritata visibilità: mi riferisco sia a quelli presenti fin da agosto, sia a quelli che sono arrivati in seguito".
A proposito: proprio a dicembre, tre giocatori provenienti dalla Folgore Juniores sono stabilmente approdati in Prima squadra. Come li hai visti?
"Alex Corradini Gobbi, Filippo Paterlini e Daniel Minniti sono ragazzi di sicuro talento: se il campionato fosse andato avanti, penso proprio che tutti e tre sarebbero riusciti a guadagnare ulteriori spazi. Ad ogni modo, stiamo parlando di un tris "futuribile": tutti e tre possono infatti tornare molto utili per la Folgore che vedremo prossimamente. Inoltre, rimanendo sempre a parlare di quelle età, non trascurerei nemmeno il ruolo del promettente neoacquisto Riccardo Notari: pur essendo arrivato soltanto a dicembre, lui ha saputo mettere in mostra le proprie doti calcistiche in svariate occasioni".
Oltre al campionato, l'emergenza Coronavirus ha purtroppo spazzato via anche il tradizionale Torneo "Aldo Cavazzoli": dopo due finali consecutive perse, entrambe contro il Bibbiano San Polo, quest'anno la Folgore Juniores avrebbe finalmente potuto centrare l'ambito titolo?
"La strada per conquistare il trofeo non è mai semplice: tuttavia, sono convinto che la Folgore Rubiera San Fao avrebbe avuto possibilità molto lusinghiere di conquistare quel titolo che negli ultimi 2 anni è sempre sfuggito per un nonnulla. Abbiamo infatti una Juniores con un organico di qualità e ben assortito, che peraltro in campionato ha saputo collocarsi nella medio-alta classifica: per giunta, gli innesti provenienti dalla squadra di Eccellenza avrebbero reso il gruppo ancora più solido e competitivo. Inoltre va senza dubbio menzionato il ruolo di mister Roberto Cavalletti, tecnico della Juniores biancorossoblù: anche nel 2019/2020, lui ha confermato con i fatti la propria fama di allenatore molto specializzato nel lavorare con i giovani. In buona sostanza, la Folgore avrebbe vissuto un Cavazzoli davvero interessante e ricco di ottimi spunti agonistici".
A livello personale, Valentini, qual è il bilancio che riguarda la tua stagione qui alla Folgore?
"Davvero positivo. Io credo fortemente nella struttura, nelle competenze e nell'entusiasmo che caratterizzano il nostro club: proprio per questo, ho colto al volo l'opportunità di diventare socio dirigente che il ds Tagliavini mi ha dato. In futuro, io continuo a immaginarmi qui a Rubiera: inoltre, indipendentemente dalla categoria che disputeremo, spero proprio che si possa arrivare a una riconferma di mister Semeraro. Lui è ormai una vera istituzione per tutti noi, e l'elevata qualità del suo modo di lavorare è un dato oggettivo: di conseguenza, mi riuscirebbe davvero difficile immaginare una Folgore senza Alessandro Semeraro in panchina".
Nella foto Nicola Valentini, socio dirigente della Folgore Rubiera San Fao e viceallenatore della Prima squadra.
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GIULLARI ANNA (GIORNALISTA)
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