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…il punto sui campionati meno conosciuti ovvero basta che ci siano 22 uomini che calciano una palla…a cura di Daniele Mercati
Il Resto del mondo - 07/01/2010

Puntiamo il dito sui due campionati più belli d’Europa e vediamo cosa sta succedendo in tre tornei dell’est, ci ritroveremo con questa rubrica il 28 Gennaio.





SLOVACCHIA
Il campionato slovacco, composto da 12 squadre che si incontrano 3 volte ognuna, fermo ora per la pausa invernale è giunto alla 18° giornata. Partiamo dall’ultimo posto in classifica, dove troviamo una squadra nota, quel Kosice due volte campione tra il ’96 e il ’98 che per evitare la retrocessione dovrà compiere un miracolo visto che sono 8 i punti in meno della più immediata squadra che lo precede, il Dubnica. In testa alla graduatoria invece ci sono le due formazioni più titolate del paese, primo lo Zilina (4 titoli) e secondo lo Slovan Bratislava (5 titoli). I due team sono divisi da 4 punti frutto di un andamento abbastanza simile fino ad inizio Ottobre, poi c’è stato uno strappo forte da parte dello Zilina che nelle ultime 7 partite ha colto 6 vittorie e un pareggio, mentre lo Slovan ha portato a casa solo 11 punti frutto di 3 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. Gli scontri diretti per ora sono in pareggio, una vittoria per parte, lo Slovan per difendere il titolo dovrà sfruttare al massimo l’ultimo che giocherà in casa

BULGARIA
Il torneo è al giro di boa delle 15 giornate e riprenderà la prima settimana di Marzo. Questa prima parte ha mostrato due facce: all’inizio sembrava dovesse essere una lotta a due tra i pluricampioni del CSKA Sofia e la rivelazione Chernomorets Burgas, con i primi capaci di vincere 8 delle prime 9 partite e i secondi non da meno 8 delle prime 10, ma dietro di loro zitto zitto ha sempre macinato punti il Litex Lovech che poi ha approfittato della clamorosa crisi congiunta delle due prime della classe. Il CSKA ha vinto solo una delle ultime sei partite e il Chernomorets nelle ultime cinque giornate ha fatto solo un punto scivolando al quarto posto. Ora quindi il Litex è primo con 4 punti di vantaggio sulla seconda, ma con una pausa così lunga alla ripresa del campionato chissà cosa ci aspetta. L’ultimo posto è occupato da uno sconosciuto Botev Plovdiv che però nasconde delle sorprese, è di proprietà di un italiano e in rosa ci sono un sacco di nostri connazionali pescati da varie squadre di Serie C, tra cui il noto (tra i tifosi della Reggiana) Alan Carlet. Questa colonia tricolore in 15 giornate è stata capace di vincere solo una partita, no comment.

REPUBBLICA CECA
Anche qui campionato fermo per la pausa invernale, si sono giocate 16 giornate sulle 30 totali e la lotta per il primo posto è molto agguerrita, troviamo 4 squadre in 2 punti (il Teplice ha però una partita in meno). Va detto che in 16 edizioni solo 3 volte (2 lo Slovan Liberec e 1 il Banik Ostrava) lo scudetto si è allontanato da Praga sempre diviso tra Sparta e Slavia. Gli ultimi due titoli sono stati vinti appunto dallo Slavia che però quest’anno sta facendo molta fatica ed infatti occupa la settima posizione a 8 punti dalla vetta. E’ rinato invece lo Sparta, primo in classifica e unica squadra ancora imbattuta. Al primo posto a pari merito con una partita da recuperare c’è il Teplice, vera sorpresa del torneo, imbattuto fino all’ultima partita giocata, poi crollato contro il Sigma Olomouc 6-2. Al terzo posto a pari punti ci sono il già citato Banik Ostrava e lo Jablonec. Alla ripresa si vedrà se lo Sparta Praga farà valere la maggior esperienza o se le altre pretendenti riusciranno in quella che da queste parti è sempre un’impresa, portare il titolo fuori dalla capitale.

INGHILTERRA
Il campionato inglese, a detta di molti il più bello al mondo, con i suoi stadi fantastici, con i suoi incredibili tifosi, con la sua qualità sempre crescente. Per fortuna almeno possiamo vantare di avere qualche uomo italiano nei ruoli chiave delle squadre più ambiziose di questo torneo. Carlo Ancelotti è volato a Londra dal paperone Abramovich per cercare di vincere perlomeno il campionato, ma il sogno neanche troppo nascosto è la Champions League; Roberto Mancini è appena arrivato a Manchester sponda City dove, grazie allo sceicco arabo Mansour, vogliono diventare grandi bruciando le tappe; Gianfranco Zola che da queste parti è diventato un idolo cerca di portare alla salvezza il West Ham (per vedere lo stadio clicca qui). Mancini è ingiudicabile in quanto arrivato da troppo poco, Zola sta faticando per rimanere a galla, l’unico che sta rispettando le premesse è Ancelotti con il suo Chelsea (per vedere lo stadio clicca qui) primo in classifica e qualificato per gli ottavi di Champions. Certo gli esami duri devono ancora arrivare, il campionato è ancora lunghissimo, i blues hanno solo 2 punti di vantaggio sul sempre agguerrito e mai domo Manchester United (per vedere lo stadio clicca qui) e 4 punti sull’Arsenal (che deve recuperare una partita) a cui Wenger riesce sempre a far ottenere ottimi risultati. La grande crisi, sia in patria che in Europa quest’anno la sta vivendo il Liverpool (per vedere lo stadio clicca qui), già eliminato dalla Champions è settimo in campionato, non centrare almeno il quarto posto sarebbe davvero una disfatta.

SPAGNA
Dopo le campagne acquisti faraoniche di quest’estate non era difficile prevedere che Barcellona (per vedere lo stadio clicca qui) e Real Madrid (per vedere lo stadio clicca qui) dietro di loro avrebbero fatto il vuoto ancor più degli anni passati e questo è quello che sta accadendo, andare a capire chi però tra le due la spunterà non è un gioco da ragazzi. Ce la farà il Barcellona schiacciasassi dell’anno scorso, che sembra più squadra e senza punti deboli, o ce la farà il Real Madrid votato sempre di più all’attacco, ma che potrebbe avere qualche problema in difesa? Per ora si potrebbe dire che la differenza l’ha fatto lo scontro diretto, che il Barcellona ha fatto suo sfruttando il fattore campo, infatti i blaugrana hanno 2 punti di vantaggio dopo 16 giornate. La terza piazza è occupata dall’ottimo Valencia (per vedere lo stadio clicca qui) rinato dopo le ultime deludenti stagioni e in zona Champions troviamo a seguire il Siviglia (assieme al Barcellona unica squadra che è riuscita a battere il Real Madrid), il sorprendente Maiorca, il Deportivo La Coruna ritornato ai vecchi fasti, il Getafe e l’altalenante Atletico Bilbao. La sorpresa più grossa la rappresenta, in negativo, l’Atletico Madrid (per vedere lo stadio clicca qui) che occupa l’11° posizione lontano 13 punti dal quarto posto.



Rubrica nella Rubrica NOBILI DECADUTE
Parliamo di una squadra polacca, il Widzew Lodz, vincitrice di 4 campionati (l’ultimo nel 1997), capace di raggiungere una semifinale di Coppa dei Campioni nel 1983 e con una partecipazione ai girone di Champions League nel 1996 che due anni fa è retrocessa nella seconda divisione. Come se non bastasse, il suo coinvolgimento nel giro di corruzione che ha sconvolto il calcio polacco in quel periodo, ha fatto sì che venisse condannata a giocare almeno due anni nella seconda serie del suo paese. La società e la squadra hanno reagito benissimo e nonostante questa sentenza l’anno scorso hanno vinto il campionato dominandolo, naturalmente questo non gli ha permesso di ritornare nella massima serie, ma anche quest’anno dopo 19 giornate (sulle 34 totali) sono al primo posto con ben 6 punti di vantaggio sulla seconda in classifica, quindi tutto lascia presagire che il ritorno nel calcio che conta (almeno in patria) sia imminente.




Rubrica nella Rubrica TOH, CHI SI RIVEDE
E’ risaputo che Moggi ha portato alla Juventus grandi campioni, ma è altrettanto vero che forse qualche volta i suoi acquisti non sono stati proprio azzeccatissimi e in questa puntata si parla di uno di questi. L’uomo in questione è Olivier Kapo, francese di 31 anni (in alto nella foto), che arrivò alla Juve nel 2004, collezionò 14 presenze senza segnare reti e l’anno successivo venne dato in prestito al Monaco, quello dopo ancora al Levante e poi ceduto definitivamente al Birmingham che a sua volta poi lo vende al Wigan dove gioca tuttora. Centrocampista avanzato poco prolifico quest’anno ha all’attivo una sola presenza.

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