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12/05/2020 - ECCELLENZA, MACRÌ: "LA STAGIONE 2019/2020 È STATA UNA TAPPA DI GRANDISSIMA IMPORTANZA NELLA MIA CRESCITA, SPORTIVA E UMANA. ALLA FOLGORE RUBIERA SAN FAO HO TROVATO CIÒ CHE CERCAVO"


12/05/2020 -
Il rebus relativo alla conclusione dell'annata agonistica 2019/2020 non ha ancora trovato una strada risolutiva. Ormai appare chiaro che ben difficilmente il calcio dilettantistico riuscirà a ultimare la stagione, recuperando tutte le partite rimanenti: resta tuttavia il dilemma, in effetti non semplice, relativo all'assegnazione dei verdetti stagionali. Il ventaglio delle soluzioni proposte risulta davvero variegato, e ovviamente riguarda pure il campionato di Eccellenza: c'è chi vorrebbe assegnare promozioni e retrocessioni sulla base dell'attuale classifica, mentre altri propongono di decretare soltanto i salti in serie D bloccando ogni possibile discesa in Promozione. Altri ancora, più drastici, suggeriscono invece l'invalidamento totale del campionato: in tal caso nel 2020/2021 ognuno ripartirebbe dall'attuale categoria, indipendentemente dai numeri maturati nelle 24 partite disputate quest'anno.

"Le considerazioni che i vertici federali dovranno fare sono decisamente complesse, anche perchè stavolta è davvero impossibile individuare una soluzione che possa accontentare tutti - sottolinea Gianluigi Macrì, centrocampista classe 2001 della Folgore Rubiera San Fao - Per quanto ci riguarda, resta solo da aspettare serenamente quelle che saranno le decisioni provenienti dalla Figc: al tempo stesso, credo che da parte nostra debba esserci la piena consapevolezza di avere comunque meritato un voto pienamente sufficiente".

Eppure, Macrì, la Folgore ha vissuto una stagione doppiamente strana: non solo per la brusca e inaspettata interruzione a febbraio, ma anche per i rilevanti cambiamenti che hanno interessato l'organico nel mese di dicembre...
"In effetti ci siamo confrontati con una una vasta gamma di difficoltà: tra l'altro per oltre 4 mesi non siamo riusciti a vincere, e ciò la dice senz'altro lunga sugli ostacoli che abbiamo dovuto fronteggiare nel corso dei mesi. Ad ogni modo, la Folgore Rubiera San Fao ha saputo affrontare a testa alta tutti questi "temporali" calcistici: lo spirito di gruppo non ci è mai venuto meno neanche nei momenti più cupi, e la nostra dedizione durante gli allenamenti è sempre stata massima. I cambiamenti a dicembre non hanno avuto l'effetto di destabilizzare la squadra, come qualcuno temeva: al contrario siamo riusciti a trovare un'unità d'intenti ancora più evidente, e così abbiamo percorso con ulteriore convinzione il cammino che poi ci ha portati all'agognato ritorno alla vittoria".

Qual è stato il pregio più evidente che avete manifestato durante l'Eccellenza 2019/2020? E viceversa, quali sono gli aspetti del vostro gioco che avreste dovuto migliorare?
"Dovendo menzionare un pregio in particolare, indicherei senza esitazioni l'umiltà: siamo stati capaci di mantenere lo stesso spirito coriaceo e combattivo in tutte le partite, anche quando ci siamo confrontati con avversarie che sulla carta avevano mezzi inferiori. D'altro canto, dovevamo acquisire un tocco di lucidità in più nei momenti più delicati delle varie partite: in buona sostanza ci sarebbe stato bisogno di limitare al massimo gli errori di ingenuità, che tante volte ci sono costati cari in termini di punti. Ad ogni modo stavamo lavorando con efficacia per migliorarci: se il campionato fosse andato avanti, credo proprio che saremmo arrivati a perfezionarci in quanto a precisione e freddezza".

Come avrai certamente letto, di recente la Folgore Rubiera San Fao ha sottoscritto l'appello promosso dalla Virtus Castelfranco: la lettera, inviata alla Figc regionale e alla Regione Emilia-Romagna, chiede che il campionato di Eccellenza 2019/2020 venga stoppato definitivamente nel tempo più rapido possibile. Cosa ne pensi?
"La mia indole di giocatore mi suggerirebbe di tornare in campo anche a luglio o ad agosto: pur di disputare tutte le partite rimanenti, sarei disponibile persino a faticare in campo sotto un afoso solleone. Io sono infatti animato da una fortissima e ragionevole fiducia nei confronti del nostro organico, e si tratta di una convinzione che accomuna tutti i miei compagni di squadra: se si potessero giocare le 10 gare che restano, sono certo che la Folgore avrebbe ottime probabilità di arrivare a salvarsi senza ricorrere ai play out. Il percorso di ascesa che stavamo portando avanti parla chiaro: purtroppo, la sosta forzata è giunta proprio mentre eravamo in una fase di rinascita sul piano del rendimento.
Ad ogni modo, questi ragionamenti vanno ovviamente messi in disparte di fronte alle esigenze della salute collettiva: allo stato attuale delle cose lo stop definitivo dell'Eccellenza costituisce l'unica soluzione possibile, e lo stesso vale anche per le altre categorie del calcio dilettantistico. Finchè il rischio di contagio sarà presente o finchè non verranno trovate cure di sicura efficacia, sarebbe da scriteriati scendere il campo correndo il rischio di generare altri focolai: giocare a luglio o agosto in tutta sicurezza è un sogno quasi impossibile da realizzare, e credo sia ragionevole prenderne atto quanto prima. La cosa migliore è ritrovarci direttamente nella stagione 2020/2021, sperando in una ripartenza nel mese di settembre senza avere bisogno di ulteriori rinvii".

Tu sei arrivato a Rubiera la scorsa estate: come si presenta il bilancio della tua esperienza in biancorossoblù?
"Come ho detto prima, ho sempre creduto fortemente nel valore della realtà calcistica targata Folgore: mi riferisco alla squadra, alla dirigenza e allo staff tecnico guidato da mister Alessandro Semeraro. Una fiducia che ritengo di avere dimostrato con i fatti anche a dicembre, quando ho voluto rimanere qui nonostante le difficili giornate che stavamo vivendo. Devo essere grato alla Folgore, perchè qui sono riuscito a fare tutto ciò che speravo: in particolare, è stato un anno molto utile per la mia crescita sportiva e umana. Colgo l'occasione per ringraziare tutto l'ambiente rubierese, che ha creduto in me con entusiasmo e senza alcuna riserva".

Adesso, come immagini il tuo futuro calcistico?
"Sono sincero: la mia aspirazione sarebbe quella di rimanere almeno nell'ambito dell'Eccellenza. Se la Folgore manterrà la categoria, come spero vivamente, sarei davvero felice di vestire ancora una volta la maglia biancorossoblù".

Nella foto Gianluigi Macrì, centrocampista della Folgore Rubiera San Fao.
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