02/01/2023 - “Essere straniero, essere diverso nel colore della pelle non deve rappresentare un ostacolo, ma un ulteriore motivo di inclusione in un contesto nel quale la diversità è sinonimo di crescita”. E’ con questo ragionamento che il presidente del Progetto Aurora, Gianni Salsi, in occasione della festa degli auguri di fine anno, ha dato la notizia che, per la prima volta nella storia del club, il numero dei tesserati stranieri ha superato quello dei tesserati italiani. “Abbiamo più atleti stranieri che italiani e questo ci rende orgogliosi di poter dare la possibilità a tutti di fare sport. La nostra società, da sempre, sia per vocazione, sia per le caratteristiche del quartiere in cui siamo, è sempre stata aperta all’altro, all’accoglienza e al cercare di creare un punto di riferimento per le famiglie, anche quelle meno abbienti”. Rispetto all’anno scorso al Progetto Aurora sono aumentate le iscrizioni soprattutto nelle fasce dei 2008 e dei 2009, ma in queste settimane sono arrivati anche tanti bimbi piccoli, nello specifico dei 2015 e 2016 e la percentuale dei ragazzi stranieri è rapidamente aumentata tanto da aver superato il 50% degli iscritti per la prima volta. "Il quartiere in cui operiamo è quello che tutti conoscono - spiega l’altro presidente del Progetto Ermanno Valenti - e questi ragazzi sono la nostra forza e infatti non abbiamo alcun problema di integrazione o di razzismo all’interno delle nostre squadre”. Il Progetto Aurora, ad oggi, dopo aver ceduto 4 squadre alla Daino Gavassa, per un totale di circa 100 atleti, con la quale completerà la fusione al termine di questa stagione, vanta la bellezza di 14 squadre di puro settore giovanile, che annoverano dai bimbi di 5 anni fino a quelli di 14. Alla festa di fine stagione oltre a Gianni Salsi e ad Ermanno Valenti, erano presenti anche l’altro presidente Ezio Siligardi, oltre a tutti gli allenatori, con in testa Francesco Apice, che da oltre dieci anni allena al progetto, che ha sottolineato l’importanza della diversità vissuta, attraverso lo sport, come una splendida possibilità di crescita per tutti. Coi numeri degli iscritti che crescono il Progetto Aurora si trova però di fronte a un altro problema: quello dei campi. Il Comune, infatti, non ha ancora sistemato il campo di calcio a 9 e questo costringe il Progetto Aurora a prendere in affitto il sintetico adiacente al tribunale. “Visti i numeri, abbiamo assolutamente bisogno di un campo a 9 che prima avevamo, dove ora stanno sorgendo i nuovi spogliatoi della prima squadra della Reggiana – conclude il presidente Salsi – Quello per noi era un campo comodissimo, illuminato, sul quale facevamo tanta attività. Ora stiamo mettendo a posto, a nostre spese, un altro campo a 9 che era in disuso, nel quale però manca l’illuminazione, tant’è che siamo costretti a trasferirci, con costi a nostro carico, sul campo in sintetico adiacente al tribunale. Ci auguriamo di cuore che entro la primavera il Comune intervenga anche sulla nostra struttura, per portare almeno l’illuminazione su quel campo, consentendoci di dare ad ogni ragazzo la possibilità di sfruttare una struttura in grado di dare risposte concrete ai nostri atleti italiani e stranieri che continuano a credere in noi”.
NELLA FOTO: Da sinistra, i presidenti Gianni Salsi ed Ermanno Valenti, poi Paola Rondanini del Conad Le Vele, main sponsor del Progetto Aurora, e il tecnico Francesco Apice
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