Calcioreggiano.com: SERIE D - GIRONE D 21-22 CARPI: SALTA GALLICCHIO AL SUO POSTO ARRIVA TOGNI

Generica - 16/12/2021

Qualsiasi avvenimento, soprattutto quelli negativi che nel calcio sono all’ordine del giorno, non accade all’improvviso ma ci sono sempre segnali premonitori, proprio come il tuono. Tanto tuonò che piovve, la celebre frase di Socrate è stata fatta propria dal presidente Lazzaretti che non ha digerito la netta sconfitta di Rimini. Dopo lo sfogo al termine della gara e il relativo comunicato stampa, la delusione in casa biancorossa è stata tale che ha portato a decisioni drastiche, inevitabili. E, quando le cose non vanno bene, a farne le spese è sempre l’allenatore che paga per tutti anche se, in questo caso, grandi responsabilità per la batosta del Romeo Neri, spettano ai giocatori che hanno offerto una prestazione molto al disotto delle loro capacità. La maglia biancorossa va onorata sempre e comunque, al di là dei risultati, ha tuonato il presidente, i tifosi e gli sportivi del Carpi meritano di essere ricambiati con ben altre prestazioni. Gallicchio, napoletano di nascita ma carpigiano d’adozione, dopo aver vestito in passato come giocatore la maglia biancorossa e iniziato la carriera di allenatore nelle giovanili, si era seduto con entusiasmo sulla panchina della prima squadra, all’indomani dell’esonero di Bagatti avvenuto dopo il pari a Castelmaggiore contro il Progresso. Un pareggio, guarda caso, costruito dai bolognesi proprio da Niccolò, figlio di Bagatti che, inconsapevolmente, con quel gol maligno ha contribuito ad allontanare il padre dalla panchina biancorossa.

Gallicchio, che aveva ricevuto alcune offerte, al richiamo del Carpi, si è buttato anima e corpo in un’avventura pur sapendo che in quella panchina si era seduto, per breve tempo, anche Simone Barone, uno degli eroi azzurri, che nel 2006 conquistò il mondiale in Germania. A posteriori quella scelta fu un po' avventata, ma la voglia di rimettersi in gioco era troppo forte per rinunciare. Nelle otto partite della sua gestione, ha ottenuto undici punti contro i dodici di Bagatti. Gallicchio, stava cercando di trovare nuove soluzioni e schemi di gioco. Un lavoro di studio per arrivare a capire le caratteristiche dei giocatori e cambiare quello che non ha funzionato, scelte anche impopolari e, dalla finestra del mercato invernale, dopo l’arrivo del bomber Sivilla, si aspettava qualche nuovo innesto per completare un gruppo capace di giocarsi i playoff. Ma non ha avuto il tempo. Per una società, riuscire a ripartire con i problemi che ha dovuto affrontare quest’estate, che ancora sono sul tavolo e si spera di risolverli al più presto, con l’iscrizione al campionato avvenuta tardi, come pure l’allestimento dell’organico riuscire a mantenere la squadra nelle prime posizioni del campionato sarebbe stato sicuramente tanta roba. Gallicchio non avrebbe voluto sedersi su una panchina a campionato iniziato e guidare un gruppo che lui stesso non aveva costruito. Sapeva benissimo di essere messo subito sulla graticola e qualora le cose non fossero andate bene avrebbe pagato come ha fatto Bagatti, ma in cuor suo sperava che con i risultati di dare una svolta alla stagione, compromessa per la vittoria finale ma in piena lotta per raggiungere i playoff. In questa avventura aveva messo tutto se stesso, e la delusione di interrompere un lavoro iniziato appena un mese fa è profonda. Ma nel calcio di oggi non hai tempo di proporre le tue idee, di sperimentare quello che hai in testa, conta solo il risultato.

Rituale il saluto del club: la società ringrazia il tecnico per il lavoro svolto e augura lui le migliori fortune in campo professionale ed umano. Il calcio va avanti, si volta pagina e alla svelta. Esonerato un allenatore, un altro arriva. Romulo Eugenio Togni, brasiliano, classe 1982, ex centrocampista di buone qualità, 350 presenze tra i professionisti da calciatore, di cui una buona parte in Serie A, dal 2017 ha cominciato un nuovo percorso, quello da allenatore, iniziando proprio dal Mezzolara, società con la quale nel campionato 2017-18 ha chiuso la carriera di giocatore. Nelle ultime quattro stagioni ha guidando i bolognesi nel campionato di serie D ha fatto un ottimo lavoro, portando la squadra a raggiungere attraverso il gioco tranquille salvezze. Idee, concetti e la voglia matta di rimettersi in gioco sono queste le armi per dimostrare le sue qualità. Il neo tecnico biancorosso ha già diretto la prima seduta d’allenamento nel pomeriggio di ieri al Campo di Via Sigonio, mentre oggi o domani avverrà la presentazione ufficiale alla stampa. Ha firmato un contratto sino al prossimo giugno, sta a lui meritare la riconferma.

Lorenzo Jotti

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